venerdì 28 dicembre 2007

Parola del Signore


Bitonci fa scuola. A Soncino l'ordinanza di Cittadella è stata adottata dal sindaco Pedretti. A Capergnanica è sul tavolo del sindaco. A Trescore è pronta per essere discussa in consiglio comunale. A Offanengo è all'ordine del giorno del consiglio comunale di mercoledì 19. Il tutto nel totale silenzio della sinistra e della Chiesa. A Padova il Vescovo ha alzato la voce. La Chiesa di Padova dopo l'ordinanza di Bitonci ha preso posizione in difesa degli uomini e delle donne migranti. A Cremona dopo la decisione del sindaco di Caravaggio di non fare più matrimoni in assenza di permessi di soggiorno, ha preso posizione. E a Crema? Forse il nostro Vescovo e i nostri sacerdoti sono troppo impegnati a preparare i fedeli cristiani ad accogliere tra luminarie e panettoni, il Cristo che si è fatto uomo sulla terra di tutti?
Non so se vi è capitato di avere tra le mani una di queste ordinanze o mozioni. Basta leggerla per rendersi conto come scriveva bene Gad Lerner su “Repubblica” del 4 dicembre che vi è in atto un progetto culturale che, combinandosi con la selezione sulla base del censo e con la discriminazione nazionale, mira a stabilire nei confronti dei migranti una sorta di gerarchia etnica.
L'ordinanza stabilisce che “nella ipotesi di soggiorno per motivi di lavoro, deve essere prodotta la documentazione attestante “attività lavorativa subordinata o autonoma esercitata. A tal fine sono ritenuti documenti idonei l'ultima busta paga o alternativamente il contratto di lavoro contente gli identificativi Inps o Inail....”. Non solo. “Il cittadino dell'Unione che decida di soggiornare in Italia, senza svolgere un'attività lavorativa o di studio o di formazione professionale, deve dimostrare la disponibilità di risorse economiche sufficienti al soggiorno, per sé e per i propri famigliari”. L'ordinanza fissa i seguenti parametri: 5.061,68 euro solo un richiedente o richiedente più un familiare; 10.123,36 richiedente più due familiari o tre; 10.185,04 richiedente più quattro familiari o oltre. Inoltre vi è la necessità di avere un'assicurazione sanitaria. “L'iscrizione anagrafica sarà subordinata all'accertamento della dimora abituale”. E tra le tante assurdità vi è la dicitura: “venga attuata con finalità preventive atte alla salvaguardia dell'igiene pubblica e della salubrità mentale a tutela degli interessati, un'attività di verifica volta ad accertare il persistere dei requisiti sanitari dell'alloggio...”. Tutto ciò ricorda atteggiamenti già visti 60 anni fa nei confronti del popolo ebraico. Ora cosa ci dobbiamo aspettare? La corsa alla xenofobia senza non avere limiti e trovare spazio. Ma lo sanno i leghisti e i sindaci del Nord che vi sono anche giovani italiani che in un anno non guadagnano 5.061,68 euro o che non possono presentare una busta paga perchè son costretti a lavorare in nero non nei cantieri ma negli uffici, nelle redazioni dei giornali? Cacciamo via anche questi?
E' ora che la Chiesa di Crema se veramente incarna la parola di Cristo si faccia sentire. Dove sei Vescovo? Dove siete preti che dal pulpito delle vostre chiese predicate la carità, l'amore e l'accoglienza? Dove siete cari fratelli cattolici?
Attila

1 commento:

chisol ha detto...

Mi permetto di far notare che la famigerata ordinanza "Bitonci" applica semplicemente quanto disposto dal decreto legislativo 30/2007 (in particolare l'art. 7), presentato dal Governo Prodi, in attuazione della Direttiva Comunitaria 2004/38/CE.
Cristian