martedì 29 aprile 2008

Venti di destra? Le primarie unico riparo

Venti di destra sul Paese. Se le politiche, si sa, fanno storia a sè, il voto di Roma pesa come un macigno sulla sinistra o su quel che di lei resta. Pesa perchè in esso, e nei meccanismi perversi con cui si è espresso, vi è nascosta la punizione degli elettori nei confronti di un modello del fare politica che non piace, non attira, non appassiona: e cioè il modello delle candidature calate dall'alto, della politica ridotta ad artificio cinematografico, a mero calcolo numerico contrapposto alle speranze della gente. Non piace, a sinistra, il distacco, la superbia, il senso di presunzione di una parte della classe dirigente percepita come vecchia e sempre uguale a sè stessa. Venti di destra, dicevamo. Anche sul territorio. A Crema e Cremona il Pd tiene, non v'è dubbio, ma più il centro abitato si riduce, più il voto schizza a destra (Pdl o Lega alternativamente). Più il Comune è piccolo, più la sinistra scompare. Dato utile, questo, per chi ambisce a fare politica sul territorio e, soprattutto, per chi intende presentarsi alle Provinciali del 2009, in una Provincia, per l'appunto, dove su 115 comuni, solo tre superano i 10mila abitanti e la maggior parte non va oltre i 5mila.
Il "vecchio lupo" democristiano Beppe Torchio (auguri di pronta riabilitazione) sembra stare scomodo nell'attuale maggioranza, ma non per questo intenzionato a farsi da parte. Anzi, ha già messo le mani avanti lanciando un'insolita coalizione con Udc e Socialisti. I voti, si sa, sono voti, da qualunque parte essi provengano. Lo sa bene lui, che tra i campi e gli agricoltori del casalasco ha costruito una "onorevole" carriera politica. Come dire, vado dove mi porta...la percentuale giusta. E il Pd, che farà? Lo seguirà in questa ripida e sconnessa strada verso un centro indefinito, oppure riesumerà un briciolo d'orgoglio a costo di mettere fine ad un tandem (quello col cremasco Alloni) durato meno di un mandato? Già, Alloni. L'unico, a sinistra, in grado di competere e parare il vento di destra, non f'oss'altro perchè è uno che a destra si fa apprezzare e, soprattutto, perchè parla chiaro, semplice, tanto agli operai e ai pendolari, quanto agli imprenditori. Insomma, uno che potrebbe fermare l'ascesa della destra semplicemente perchè (veramente) di sinistra. Alloni è sicuramente conosciuto nel cremasco, meno forse nel cremonese. E poi, che farà la sinistra radicale? E il Pd nei suoi confronti? Spaccare l'attuale maggioranza provinciale in due, peggio tre, tronconi spalancherebbe la strada al centrodestra, qualunque fosse il candidato. A meno che, dallo strofinamento della lampada non uscissero quelle primarie, tanto elogiate a parole quanto affossate nei fatti. Quelle già mandate in soffitta una volta, nemmeno tanto tempo fa: alle comunali di Crema del 2007, dove, guarda caso, il centrosinistra perse la città al primo turno. Dopo dieci anni.

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