martedì 20 maggio 2008

Quel clochard in piazza Duomo







Chissà se il buon Dio si sarà accorto almeno lui lunedì sera che sotto i portici del Comune, un clochar di mezza età, italiano, preparava il suo letto di giornali per la notte. Sicuramente non si è accorta la borghesia cittadina, non si sono accorti i passanti distratti e non si sono accorti nemmeno i prelati che da quelle parti hanno casa e Chiesa. Eppure nel centro, sotto lo sguardo delle statue che trovano posto nella Galleria del Municipio, un uomo lunedì sera mentre un terribile temporale colpiva la nostra città, si arrangiava in qualche modo. Non era un rom. Non era il solito rumeno. E neanche il marocchino stupratore. Era un uomo italiano. Uno che probabilmente quella notte non ha trovato una porta dove bussare. Una persona senza casa. Senza soldi. Senza affetti. Eh sì, Crema non vive solo di convegni sulla cosmetica. Qualcuno forse ha ben altri problemi prima della cosmetica. E forse dovremmo preoccuparci un po' tutti di queste povertà. Prima che sia troppo tardi...

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