venerdì 28 dicembre 2007

Salvatore Borsellino e Luigi De Magistris a Crema

Crema apre l'anno nuovo veramente all'insegna della speranza. Dando la parola a due uomini che in questi mesi hanno avuto il coraggio di restare a schiena dritta. Dando voce a chi – come Giovanni Falcone e Paolo Borsellino – è stato ostacolato e isolato dalla politica e dalla stessa magistratura. In città ospiteremo Salvatore Borsellino, fratello del giudice ammazzato dalla mafia il 19 luglio 1992 e Luigi De Magistris il pm di Catanzaro che ha avuto il coraggio di indagare il ministro della Giustizia Clemente Mastella. E ad organizzare questi due eventi eccezionali sarà proprio il nostro blog “Fuori gioco” assieme agli amici dei “Grilli di Crema e Cremona”. Un pezzo di società civile che vuole tornare ad aggregare gli uomini e le donne di Crema per parlare di legalità, per sentire verità e non fattarelli raccontati da giornali di partito o da politici amici di Mastella.
Salvatore Borsellino, imprenditore nel campo dell'informatica, vive a Milano da oltre 15 anni. Dopo la strage che uccise suo fratello si mise, come la sorella Rita, a portare la propria testimonianza nelle scuole ma ben presto si fermò. La rabbia e il dolore per quanto era accaduto era troppo. Ora dopo 15 anni non ce l'ha più fatta a stare zitto. E' esploso. “Per mettere a tacere Falcone – scrive Salvatore Borsellino – e mio fratello hanno dovuto ammazzarli. Poi una volta morti sono diventati eroi. Quello che sta accadendo a De Magistris sembra un film già visto. Speriamo solo di non dover vedere lo stesso “finale”. Ma se ieri era necessaria una montagna di tritolo oggi basta avocare un'indagine”. Parole forti, pesanti.
Luigi De Magistris, pm a Catanzaro, stava indagando e sta cercando di farlo ancora sui poteri occulti e i comitati d'affari che ancora oggi coinvolgono imprenditori, politici, persone vicine alla magistratura e alle forze dell'ordine. Finanziamenti “pubblici” manovrati da un sistema di interessi e clientele. Ma quello stesso “sistema” sta facendo di tutto per fermarlo. Quando da quelle carte è uscito il nome di Mastella e di Prodi è scoppiato il finimondo. Scrive De Magistris su Micromega: “Il disegno che il potere politico vuole realizzare – con il tacito assenso di parte della magistratura narcotizzata anche da troppi incarichi nelle stanze del potere – è quello di un ordine giudiziario asservito al potere esecutivo, che assecondi le ansie di sicurezza della collettività, reprimendo quei reati che non preoccupano “i manovratori” del sistema”.

VENERDI 18 GENNAIO ORE 21 INCONTRO CON SALVATORE BORSELLINO


VENERDI 25 GENNAIO ORE 21 INCONTRO CON LUIGI DE MAGISTRIS

Nessun commento: